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Dal giornalismo al web journalism

Se fino a ieri il web journalism poteva essere considerato una specializzazione del giornalismo, oggi i ruoli si sono invertiti ed è il web journalism il cuore del fare giornalismo.

Web journalism, un must

Il web journalism è un must, per le redazioni forzate alla doppia piattaforma (on e offline), per le testate che chiudono l’edizione stampata per essere solo online e per i nuovi giornali, nativi digitali.
Il segno che le nuove competenze proprie del web journalism oggi sono uno standard, è nel fatto che proprio questo termine si usa sempre meno, perché ha inglobato il concetto di giornalismo tradizionale.
Che il web journalism sia il presente e il futuro del giornalismo l’ha ripetuto ad una giovane aspirante giornalista anche Severgnini, ieri nel suo blog:
«La scrittura? Fondamentale, ma non basta. […] Occhio anche all’infatuazione per la carta: non me la posso permettere io, figuriamoci tu. Mi dispiace? Ovvio. Ma il mio dispiacere è biografico; tu non ne hai davvero motivo» (v. Per diventare giornalista?).
Ora vediamo cosa succede all’estero, per intuire cosa sta per succedere da noi.

Web journalism in USA

Mark Thompson, amministratore delegato del New York Times, è convinto che «gli abbonamenti alle edizioni digitali sono la soluzione alla crisi dei giornali». Secondo lui, il modello a pagamento è la migliore scelta strategico-aziendale degli ultimi anni. In effetti, il NyT può contare su oltre 700mila abbonati e 100 milioni di dollari di fatturato specifico.
E rispetto al primo trimestre del 2012, gli abbonamenti online del New York Times sono cresciuti quest’anno del 45% . 

Web journalism in Francia

Dagli Stati Uniti alla Francia, con il caso Les Echos (quotidiano simile al nostro Sole24Ore). Francis Morel, presidente e direttore generale del gruppo, fa notare che «ogni giorno trascorriamo in media 80 minuti ad informarci su computer e smartphone, contro i 28 minuti dei giornali cartacei». Per questo il suo Les Echos ha scelto di puntare sul web journalism, con contenuti diversi da quelli della versione cartacea. 
Sempre in Francia, notizie positive arrivano anche dai quotidiani unicamente online, dove le regole del web journalism, applicate a fondo (Seo ecc.), sono la leva del successo. Slate ha chiuso il 2012 in attivo a due anni dalla nascita, e Mediapart, nato nel 2008 senza aiuti pubblici, ha chiuso il 2011 con un attivo di 570 mila euro e nel 2012 ha bissato con 700 mila euro. Mediapart vive grazie ai circa 60 mila abbonamenti da 9 euro al mese (proprio come ilfattoquotidiano.it, da questo mese). Risultato? 6 milioni di fatturato, praticamente tutto a disposizione per i giornalisti e per il personale.

Web journalism in Spagna

Anche in Spagna i dati per il web journalism segnano la strada: gli utenti unici del Mundo sono cresciuti del 5,8% rispetto allo stesso trimestre 2012 (31,8 milioni al mese), quelli di Expansion del 29,2% (4,8 milioni al mese), mentre Marca ha confermato 30,8 milioni di utenti unici mensili, seppure in calo 6,2% rispetto al 2012. Al vertice del web journalism spagnolo c’è El Pais online, con 77,4 milioni di utenti unici.

Web journalism in UK

Il passaggio dal giornalismo al web journalism è avvenuto in Gran Bretagna prima che altrove, in Europa. 
Il Guardian, di Londra ha avviato per tempo una massiccia riconversione al web journalism, con questi risultati:  fatturato dal digitale in crescita del 38% dal 2011 al 2012 (mentre il cartaceo scende del 10%), e pari crescita dei lettori.
La planetaria News Corp (Rupert Murdoch, Sky ecc.), editore del Sun e del Times dal 2011 ha deciso di puntare sul web journalism ed oggi (gennaio 2013), registra più di 300mila abbonamenti alle edizioni digitali. 

Web journalism: i driver del futuro

I driver del futuro sono smartphone e tablet, sempre più diffusi e utilizzati nelle pause della giornata. L’accesso ad Internet da questi  devices è prossimo al sorpasso rispetto il solito Pc. Indicativo è il fatto che l’ultima generazione di layout (impaginazione e grafica) dei siti Internet d’informazione sono tutti (ma proprio tutti) piegati alle esigenze del web journalism.

Filippo Merolli & staff

 

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Giornalismo oggi. Prospettive e nuove opportunità
(Pdf, p. 27, 1,2 mb)

Master di Web Journalism – FirstMaster;

Corso specialistico di Web Journalism – FirstMaster;

Quotidiani digitali: numeri e tendenze 2013;

Giornali online? «Si può fare»;

Web Journalism e giornali digitali.

 

 

Score: 82,12
K. d. “web journalism”: 3,56

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