The news industry. Dibattito aperto sull’Economist: «Noi crediamo che Internet stia migliorando il giornalismo, non peggiorando». Su questa opinione The Economist ha lanciato un dibattito online.
A sostegno della tesi migliorativa c’è Jay Rosen, autore, blogger e professore di giornalismo alla New York University:
«We cannot total up how many professional journalists are on the job and conclude that the job is being done well. Nor can we conclude from a loss of jobs that the users are necessarily worse off, though they might well be.»
Il dibattito è moderato da Tom Sandage, direttore dell’edizione digitale dell’Economist.
Il dibattito online si concluderà il 22 luglio, e sarà utilizzato per il numero speciale dell’Economist, sul futuro dell’informazione.
Link per leggere, votare e per partecipare.
Giorgio Russo & staff
Visto il pessimo pessimo servizio che ci hanno dato i giornalisti professionisti negli ultimi decenni, non ci sono dubbi:viva internet, i siti indipendenti, i blog, i forum e le chat.
Sull’ Economist leggo le solite cose che si leggono anche da noi, del tipo che Internet non è autorevole (this is not a good thing because it lacks responsibily and authority and is taken as truth by people who want it to be true) . Ma dipende da chi scrive, magari chi scrive si sbaglia, ma io, lettore, non dipendo dalla sua sola opinione, come quando l’informazione si comprava solo in edicola.
“La gente sa collettivamente di più di noi giornalisti su qualsiasi argomento o evento vogliamo parlare”
Bella eh? Mi sembta il più bel lead del web 2.0. L’ha detto John Paton, Ceo Journal Register Co., nel suo intervento all’International Newsroom Summit di Zurigo.
http://www.wan-ifra.org/events/10th-international-newsroom-summit