
Inizia domani la ventinovesima Banned Books Week, la settimana internazionale dei libri censurati. Nata nel 1982 su iniziativa dell’American Library Association, la Banned Books Week ha raccolto negli anni più di 11 mila segnalazioni di libri censurati o boicottati. Non solo libri “maledetti”, ma anche grandi opere sconvenienti per la morale (Lolita di Nabokov) per l’ideologia del periodo (Il mondo Nuovo di Aldous Huxley).
Alla Banned Books Week si può partecipare da tutto il mondo, con video (!):
Videos (no more than two minutes long) can be submitted by anyone as long as the video includes a reading from a banned or challenged book. Alternatively, videos of up to three minutes can be submitted giving eyewitness accounts of local challenges. All videos will be featured on the dedicated Banned Books Week Virtual Read-Out YouTube channel. Any individual who would like to participate in the event can find instructions on the new Banned Books Week website under Virtual Read-Out.
Although most videos will be posted by individuals, libraries are encouraged to film their patrons and upload the videos as part of their Banned Books Week celebration. Instructions on how libraries can participate in the event can be found on the How your library can participate in the Banned Books Week Virtual Read-out! page.
The Banned Books Week Virtual Read-out also will feature YouTube videos of authors reading from their favorite banned/challenged book or talking about the importance of the freedom to read. If you are hosting a Read-Out in your library, you are welcome to integrate those videos into your event. A few of the author videos will be available on the new Banned Books Week website shortly after Labor day. Most will be featured during the week itself.
Link Banned Books Weeks.
Cynthia Hyatt & staff
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Dopo che ebbe terminato la stesura del romanzo Lolita, nel 1954, Nabokov non ottenne altro che rifiuti da parte di editori statunitensi. Solo nel 1955 riuscì a farlo pubblicare dalla casa editrice francese Olympia Press di Maurice Girodias. L’Olympia Press al tempo era nota per la pubblicazione di romanzi di carattere erotico e dalle tematiche piuttosto pruriginose. Lolita venne considerato un romanzetto oseé. Nonostante ciò, ebbe un enorme successo ma nessuna recensione positiva tranne quella di Graham Greene che lo definì “il miglior romanzo dell’anno”. I grandi editori di quotidiani inglesi si sentirono offesi e minacciati e promossero una campagna per impedire a Lolita di entra nel Regno Unito. Con la stessa politica, definendolo mera pornografia, convinsero i colleghi francesi a censurare il romanzo di Nabokov. Era il 1956 e Lolita fu proibito in Francia per i successivi due anni.
Katia Ceccarelli
Lolita? In nessuna delle 450 pagine non c’è una volgarità o la descrizione di una scena di sesso. Però portava “allo scoperto” l’infatuazione di un uomo maturo, il Professor Humbert Humbert, per una minorenne.
Proprio in Francia, dove l’infantilismo femminile è sempre di moda, il romanzo è stato proibito per anni.
PS
Dopo tante circonvoluzioni narrative (si può dire che è un romanzo “interiore”?), alla fine si scopre che Lolita aveva già perso la verginità in campeggio, senza tante storie. Questa rivelazione serviva a sollevare il lettore dal senso di colpa procurato dall’immedesimazione in Lolita o nel professore.
Questo è un link di libri sulla censura
http://www.webster.it/libreria-societa-e-cultura/censura-p_1.htm
L’anno scorso, l’ALA – American Library Association ha ricevuto 460 segnalazioni di tentativi di rimuovere i libri dagli scaffali di scuole o biblioteche, in calo da 513 sfide dello scorso anno. Ma l’associazione stima che le sue statistiche rappresentano solo il 20-25% delle denunce che effettivamente si verificano.
L’ALA ha detto che era a conoscenza di 81 casi in cui i libri sono stati effettivamente rimossi da scuole e biblioteche lo scorso anno, comprese le copie di “Brave New World”, “Il cacciatore di aquiloni”, “Black Hawk Dow”n e “Buio oltre la siepe”.
I primi 10 titoli più bersagliati sono stati:
1. TTYL; TTFN; L8R, G8R (serie) da Lauren Myracle
Motivi: Nudità, sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età, droghe
2. “A Tango Makes Three” di Peter Parnell e Justin Richardson
Motivi: L’omosessualità
3. “The Perks of Being A Wallflower” da Stephen Chbosky
Motivi: L’omosessualità, sessualmente espliciti, anti-famiglia, un linguaggio offensivo, punto di vista religioso, inadatto alla fascia d’età, droghe, suicidio
4. “Kill a Mockingbird” di Harper Lee
Motivi: il razzismo, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età
5. Twilight (serie) di Stephenie Meyer
Motivi: sessualmente espliciti, punto di vista religioso, inadatto per gruppi di età
6. “The Catcher in the Rye” di JD Salinger
Motivi: sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età
7. “My Sister’s Keeper” di Jodi Picoult
Motivi: il sessismo, l’omosessualità, sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, punto di vista religioso, inadatto per gruppi di età, droga, suicidio, violenza
8. “The Earth, My Butt, and Other Big, Round Things“, di Carolyn Mackler
Motivi: sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età
9. “The Color Purple” di Alice Walker
Motivi: sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età
10. “The Chocolate War” di Robert Cormier
Motivi: Nudità, sessualmente esplicito, un linguaggio offensivo, inadatto per gruppi di età.