I blogger della Primavera araba, a Firenze e Ferrara
1357
Primavera araba: "chi ha paura di Twitter?"
BLOGGER – Si è concluso ieri a Firenze il convegno dedicato ai blogger che hanno animato la Primavera araba di questi mesi. Tarek Shalabi (uno dei più noti blogger della rivoluzione egiziana), racconta agli studenti di Scienze politiche dell’Università di Firenze: «non sono stati i social network a far cadere il regime di Hosni Mubarak e questa rivoluzione che deve ancora continuare non è cominciata lo scorso 25 gennaio […]. Noi blogger abbiamo solo diffuso notizie, fatto informazione attraverso media non allineati al governo, cercando di mobilitare la gente».
.
I social network costruiscono la Primavera araba
Internet e blogger hanno svolto un ruolo cruciale nel realizzare la Primavera araba. Proprio in Egitto, dopo la morte di un ventottenne picchiato dalla polizia, Khaled Said, una pagina Facebook invitata il popolo alla protesta e oltre 80.000 persone hanno sottoscritto quella pagina di Facebook. E nonostante il governo di Mubarak si sforzasse di oscurare cellulari e internet, le proteste non si sono più placate ma moltiplicate, passando dai computer ai cellulari, dai blog a Facebook e Twitter.
.
Parlano i blogger della Primavera araba
Al convegno di Firenze, sono arrivate le parole di un blogger siriano, Khaled Ikhtiar, costretto a lasciare il suo Paese ma tuttora impegnato nella copertura delle notizie dalla Siria: «con un regime che tiene alla porta i giornalisti stranieri e controlla i media tradizionali, è essenziale fornire un’altra versione dei fatti così come ci viene raccontata dalla gente che scende pacificamente in piazza e subisce la repressione delle forze di sicurezza, dai video e dalle testimonianze che raccogliamo».
.
Concetti ribaditi da Hassan Al Djhami, blogger libico e oppositore del regime di Gheddafi, che dopo anni trascorsi all’estero è tornato in patria per partecipare alla Primavera araba: «I nuovi media hanno aperto un buco nella cortina di censura imposta dal regime, e Internet è diventata una piazza di partecipazione e condivisione. Partecipazione di persone che si opponevano al regime, condivisione di idee e azioni che si sono subito spostate dai social media al mondo reale».
.
Erfan Rashid, giornalista iracheno, ha poi sottolineato come la Primavera araba sia nata da generazioni di giovani che non hanno conosciuto altri regimi se non i loro e abbiano un carattere comune: quello di essere manifestazioni pacifiche.
.
«Ci troviamo di fronte a cambiamenti radicali e storici» ha sostenuto Saad Kiwan, responsabile della Fondazione per la libertà dell’informazione “Samir Kassir” di Beirut. «Per troppi decenni il mondo arabo è stato prigioniero di regimi imposti dopo la fine del colonialismo. Avevano promesso progresso, democrazia e libertà e che invece si sono presto trasformati in dittature».
.
«C’è un processo democratico, ma serve tempo e sarebbe sbagliato fissare oggi obiettivi che non sono alla portata» ha detto Ahmad Rafat, giornalista iraniano e segretario dell’‘Information safety and freedom’ (Isf), che ha organizzato il convegno e che raccoglie giornalisti stranieri e italiani per la promozione dell’informazione libera.
.
Infine, ha concluso Stefano Marcelli, presidente dell’Isf: «è il momento di sostenere questa gente che è scesa in piazza a protestare per la libertà perché la conclusione della Primavera araba non è certa. Nel 2005, qui a Firenze, si tenne un forum di giornalisti del Mediterraneo che si concluse con l’impegno di sostenere la libertà di informazione e i processi democratici. Partendo da quello spunto, l’obiettivo di questo convegno è creare legami stabili con le opposizioni democratiche e mobilitazione a sostegno di questo percorso».
.
Primavera araba in tema anche al festival di Internazionale, a Ferrara
Si parlerà anche di Primavera araba anche a Festival del settimanale “Internazionale“, a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre. In programma incontri, dibattiti e proiezioni gratuite. Protagoniste del festival, le grandi rivoluzioni politiche e sociali dell’occidente e delle periferie del mondo, i risvolti sul web e i social network tra luci e ombre.
.
Il festival è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Regione Emilia-Romagna, Università di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Ferrara Terra e Acqua, Arci Ferrara e Associazione IF.
Risultati SEO di questo articolo
Date 10 combinazioni di termini significativi, questo articolo è sempre in prima pagina su Google, superando centinaia di migliaia o milioni di altri link, come tutti gli articoli pubblicati su Comunicazione, sui quali gli autori hanno fatto SEO, con la mia assistenza.
Per le verifiche, basta riutilizzare le keyword indicate, su Google, in qualsiasi ordine. A cura di Lilly Malenza, staff Comunicazione
1 – Keyword: primavera araba blogger proteste (o protesta)
Risultati: 1.270.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 1° link.
2 – Keyword: Primavera araba Firenze
Risultati: 604.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 1° link.
3 – Keyword: Primavera araba Ferrara
Risultati: 592.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
4 – Keyword: Primavera araba blog
Risultati: 4.370.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 5° link.
5 – Keyword: Primavera araba blogger
Risultati: 604.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 8° link.
6 – Keyword: Primavera araba convegno
Risultati: 1.040.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
7 – Keyword: primavera araba social network
Risultati: 204.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 3° link.
8 – Keyword: primavera araba festival
Risultati: 3.700.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 7° link.
9 – Keyword: Stefano Marcelli primavera araba
Risultati: 17.600
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
10 – Keyword: Information safety and freedom primavera araba
Risultati: 412.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 4° link.
Da non perdere questo video della puntata di Annozero, in cui Hassan Al Djhami racconta com’è nata la sua pagina Facebook “17 Febbraio – il giorno della collera”
Si è posto l’accento sulle richieste urgenti di cittadinanza politica, sociale ed economica di società civili che lottano per il riconoscimento di diritti: modernità, pluralismo, in una parola di democrazia.
Questo sito usa i cookie. Navigandoci accetti l'uso dei cookie e il trattamento dei dati secondo il GDPR. AccettoContinua
Privacy e uso dei cookies
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Risultati SEO di questo articolo
Date 10 combinazioni di termini significativi, questo articolo è sempre in prima pagina su Google, superando centinaia di migliaia o milioni di altri link, come tutti gli articoli pubblicati su Comunicazione, sui quali gli autori hanno fatto SEO, con la mia assistenza.
Per le verifiche, basta riutilizzare le keyword indicate, su Google, in qualsiasi ordine.
A cura di Lilly Malenza, staff Comunicazione
1 – Keyword: primavera araba blogger proteste (o protesta)
Risultati: 1.270.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 1° link.
2 – Keyword: Primavera araba Firenze
Risultati: 604.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 1° link.
3 – Keyword: Primavera araba Ferrara
Risultati: 592.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
4 – Keyword: Primavera araba blog
Risultati: 4.370.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 5° link.
5 – Keyword: Primavera araba blogger
Risultati: 604.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 8° link.
6 – Keyword: Primavera araba convegno
Risultati: 1.040.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
7 – Keyword: primavera araba social network
Risultati: 204.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 3° link.
8 – Keyword: primavera araba festival
Risultati: 3.700.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 7° link.
9 – Keyword: Stefano Marcelli primavera araba
Risultati: 17.600
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 2° link.
10 – Keyword: Information safety and freedom primavera araba
Risultati: 412.000
Posizione pagina: 1° pagina Google
Posizione link: 4° link.
Da non perdere questo video della puntata di Annozero, in cui Hassan Al Djhami racconta com’è nata la sua pagina Facebook “17 Febbraio – il giorno della collera”
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=JDorFtsUd8g
E’ un po’ lungo, magari iniziare dal minuto 4.
http://www.youtube.com/watch?v=EoAH8zOhWCY
Si è posto l’accento sulle richieste urgenti di cittadinanza politica, sociale ed economica di società civili che lottano per il riconoscimento di diritti: modernità, pluralismo, in una parola di democrazia.