Quattro manuali per tentare il bestseller

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Ci vuole «un certo geniaccio per riuscire a entrare in sintonia con milioni di persone», con «scosse emotive elettrizzanti». Così sintetizza la formula dei bestseller il noto Spinazzola, sul suo ultimo studio.

Buone notizie per chi sogna il grande successo editoriale: da aprile sarà in libreria  un nuovo libro che spiega le dinamiche dei bestseller. Si tratta di “Alte tirature. La grande narrativa di intrattenimento“, di Vittorio Spinazzola, edito dal Saggiatore.
Spinazzola introduce l’argomento bestseller con la considerazione che ci vuole «un certo geniaccio per riuscire a entrare in sintonia con milioni di persone», occorre «una buona dose di professionismo» che «proponga scosse emotive elettrizzanti» ma nell’alveo di norme e valori dei lettori. Proprio come in certi film dove la rapina riesce, ma il ladro non si gode il bottino e la morale degli spettatori è salva (e l’identificazione con il “cattivo” non suscita disagio o senso di colpa).

 

Bestseller, tra buone regole e fortuna

Non ci sono ingredienti buoni per tutti e per sempre: «spesso, checché se ne pensi, i bestseller esplodono a insaputa degli autori e degli stessi editori, ma ci sono elementi che oggi possono contribuire più di altri: occorre che il romanziere ricorra a una buona dose di eccitanti, salvo sciorinare il più classico lieto fine che rimette le cose a posto», sia pur in un ordine o una forma diversa e magari più avanzata rispetto il punto di partenza o la tradizione.

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Quattro libri per tentare il bestseller

Il libro annunciato di Spinazzola è il quarto di una piccola serie italiana su bestseller, che comprende questi altri titoli.

• Michele Giocondi, I bestseller italiani. 1861-1946. Tramite uno scrupoloso lavoro di ricerca, sono stati individuati i libri che la gente effettivamente leggeva: non gli autori che compaiono nelle storie della letteratura, ma quelli che riempivano le vetrine dei librai, non i grandi classici, ma quelli – magari politicamente sconvenienti, licenziosi o controversi – che appassionavano centinaia di migliaia di persone. Accanto a molti scrittori di cui avevamo quasi perso la memoria compaiono ovviamente anche alcuni padri della nostra letteratura, accomunati da una straordinaria fortuna commerciale. (Michele Giocondi, Edizioni Mauro Pagliai, pagine 270, e. 20).

 Frédéric Martel, Mainstream. Come si costruisce un successo planetario e si vince la guerra mondiale dei media. Come si fabbrica un bestseller o un prodotto che vada a ruba sotto ogni latitudine? Per rispondere a questo e altri interrogativi che ruotano intorno alla Comunicazione, il giornalista Martel ha condotto un’inchiesta che lo ha portato in oltre trenta Paesi. (Frédéric Martel, Feltrinelli, traduzione di Matteo Schianchi, pagine 440, e. 22).

 Andrea Fontana e Federico Batini, Storytelling kit. 99 esercizi per il pronto intervento narrativo. Questo libro non parla di bestseller, ma piuttosto di audience. Si propone come “kit” per imparare a raccontare, come forma di Comunicazione, da quella narrativa alla comunicazione d’impresa. Fornisce al lettore indicazioni concrete su come costruire storie e a programmare i personaggi. Un vademecum per provocare storie e far pensare attraverso le storie, con “impulsi alla narrazione”. (Andrea Fontana e Federico Batini, Etas Libri, 2010, pagine 180, e. 16.50).

A cura di Filippo Di Stefano & staff FM

Link
– Wikipedia: bestseller.
-Renato Di Lorenzo, Dagli al bestseller! Considerazioni sulla nascita, promozione e vendita dei bestseller.
 

 

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3 Commenti

  1. Spinazzola compie un’acuta analisi del rapporto fruizione-produzione, mettendo in evidenza il fatto che il successo editoriale dei libri è il prodotto dei mutamenti sociali che attraversano le varie epoche.

    Negli anni ’60 sono le istanze iconoclaste di una gioventù che non si riconosceva più negli schemi conformisti del tempo e che mirava a autodefinirsi e identificarsi in produzioni letterarie che ne rispecchiavano le sollecitazioni dissacratorie.

    È in quest’ottica che vanno colti i primi esempi di best-seller, pubblicati negli anni ’70, che Spinazzola analizza: Fantozzi e Porci con le ali, il primo rappresentazione del malessere e della frustrazione del ceto burocratico, in cui il grigio impiegatuccio è ridotto a maschera caricaturale di se stesso, vittima della propria inettitudine e del proprio servilismo; il secondo, clamoroso pamphlet-manifesto della liberazione dei costumi sessuali, in cui anche la lingua si fa dissacratoria ed esplicita facendo un uso costante del turpiloquio, anzi «il turpiloquio è il mezzo per rendere accettabile ai giovani destinatari un fine ostico-senza d’altronde confondersi con il consolatorismo della pornografia corrente» (p. 35).

    Con gli anni ’80 e ’90 la produzione engagée cede il passo a libri che, seppure non privi di inquietudini, testimoniano i mutamenti sociali di quegli anni: Va’ dove ti porta il cuore, apologia edulcorata dei sentimenti familiari; Jack frusciante è uscito dal gruppo, affresco ironico e dolente dell’adolescenza anni ’80; Il ladro di merendine, capostipite della fortunatissima produzione seriale che vede protagonista il Commissario Montalbano, «rappresentante popolarissimo di quella categoria di eroi dell’avventura tipicamente moderna, che è l’investigatore pubblico o privato» (p. 15).

    Col duemila si afferma il «desiderio di godimento di emozioni forti» (p. 17); si standardizzano i generi e se ne esasperano i tratti e i linguaggi. Così, accanto al giallo tradizionale, trionfano il thriller e l’horror, mentre il rosa siinerpica sempre più verso storie di amori sbagliati, conflittuali, ostacolati. Un caso clamoroso riguarda Cento colpi di spazzola, del 2003, epigono di successo del genere inaugurato da Porci con le ali, che narra sotto forma di diario l’iniziazione sessuale di un’adolescente del sud attraverso una serie di bulimiche esperienze, estreme per la loro stessa natura, ma anche per la crudezza linguistica con cui vengono descritte. thriller e l’horror, mentre il rosa si inerpica sempre più verso storie di amori sbagliati, conflittuali, ostacolati. Un caso clamoroso riguarda Cento colpi di spazzola, del 2003, epigono di successo del genere inaugurato da Porci con le ali, che narra sotto forma di diario l’iniziazione sessuale di un’adolescente del sud attraverso una serie di bulimiche esperienze, estreme per la loro stessa natura, ma anche per la crudezza linguistica con cui vengono descritte.

    Da: Valeria Meili su “Oblio”. O.B.L.I.O., Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca, sito web dedicato alla letteratura italiana, in particolare a quella moderna e contemporanea.