Roma – «Il giornalismo d’inchiesta costituisce un’espressione fondante del diritto di libera manifestazione del pensiero, quando manifesti motivatamente il sospetto di sussistenti illeciti, sempre che il sospetto che non sia meramente congetturale o peggio ancora calunniatorio».
Questa è una parte della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ieri ha confermato l’assoluzione per Milena Gabanelli, accusata da un’azienda di essere stata danneggiata da un’inchiesta trasmessa da Report (Rai).
Come noto, le sentenze della Corte di Cassazione non vincolano gli esiti di procedimenti analoghi e successivi, ciò nonostante è molto probabile che le sentenze successive vi si conformino, anche perché una sentenza di segno contrario porterebbe una delle parti a fare ricorso proprio in Cassazione, e vincerlo.
L.O.
Approfondimenti:
– Assolto Report, Cassazione: “no censura al giornalismo d’inchiesta”.
– Sentenza Corte di Cassazione n. 9337/2013 (Pdf).
La denuncia in «forma dubitativa» di «situazioni oscure» non è diffamazione ma diritto di criticata del giornalista d’inchiesta che non deve essere soggetto a «censura a priori». Con queste conclusioni la Quinta sezione penale della Cassazione ha assolto Milena Gabanelli e Bernardo Iovene dalla contestata diffamazione, dopo la denuncia presentata dai vertici della Casa Olearia Italiana spa, per un servizio andato in onda su Report il 10 marzo del 2002 sulle sofisticazioni alimentari.
http://www.leggo.it/news/cronaca/mai_censurare_giornalismo_dinchiesta_la_cassazione_assolve_report_video/notizie/216588.shtml