Dove sta andando il giornalismo online?

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Prima è cambiato il sito di Repubblica, ora quello del Corriere della sera. E anche il New York Times ha rivoluzionato il suo. Ecco le nuove tendenze dei quotidiani online.

Quando un punto di riferimento per l’informazione online decide di cambiare – e radicalmente – il suo approccio a Internet, è sempre indicativo di un mutamento importante nell’intero settore. Il cambiamento, sostanziale, va a interessare la cultura redazione e testimonia una volontà di ripensamento complessivo del medium giornale.

Wired ha declinato la sua nuova strategia digital first smettendo addirittura di definirsi come un giornale, altri, come il Guardian, hanno persino scelto di declinarsi anche in spazi fisici, di cui il #guardiancoffee di Londra è un esempio più che efficace.
Questo cambiamento di approccio si ripercuote anche sull’organizzazione dei contenuti che, mai come prima di oggi, devono essere pensati avendo ben in mente come il lettore e il suo insieme di abitudini e richieste, debbano essere al centro dell’esperienza di lettura.

Infine, sempre più testate online escono con un sito di tipo responsive, cioè che si adatta automaticamente a ogni schermo su cui viene visto, per girare agilmente su desktop, tablet e smartphone, senza versioni .mob.

L.T. 
Leggi tutto su “Dove sta andando il giornalismo online?”  di Philip Di Salvo (Wired.it, 7-3-14)

 

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2 Commenti

  1. Dove sta andando il giornalismo online? Facile, sta andando a coprire tutta l’area del giornalismo classico e tra poco la distinzione tra giornalismo e giornalismo online non avrà più alcun senso.

  2. Sotto il titolone niente
    Quando un trafiletto diventa la “top news”

    Gli esempi sono numerosissimi, e tutti molto istruttivi. Vediamone alcuni:
    1) – John Elkann: “Spero che l’Inter continui a perdere”. Ullallà, che sarà mai?…pensiamo lì per lì, ma dopo aver cliccato avidamente sul titolo ci ritroviamo di fronte a quattro righe in croce (praticamente il riassunto di un trafiletto) e alla quasi “nullità” del fatto in sé: a margine di una lectio magistralis alla Fondazione Mirafiori, il presidente della Fiat ha risposto in modo altrettanto “magistralis” (“Non so perché non vinca più, ma lo posso assicurare, mi auguro che continui a perdere”) alla domanda di un bambino sulle disavventure dei nerazzurri. Punto. Basta. Tutto qui.
    2) – Icardi ha preso un’altra multa per divieto di sosta. Tags: Wanda Nara, shopping, menefreghismo di chi è pieno di soldi. 3) – E’ già crisi fra Pirlo e la bella Valentina? Ma che c’azzecca?…avrebbe detto il De Sanctis dei magistrati…
    4) – Messi compra una villa sul lago di Como. Succo del notizione: il fuoriclasse del Barça è diventato vicino di casa di Beckham e George Clooney. Wow! Si poteva dire, perlomeno, che il giocatore più forte del mondo ha comprato una villa già esistente invece di devastare il territorio costruendone una ex-novo come ha fatto Federer, e invece niente, neppure questo.
    5) – Pep Guardiola al giornalista: “Guardami quando ti parlo” (clicca per vedere le immagini e mezz’ora di pubblicità) e addirittura
    6) – il video di Neymar che fa benzina al self-service (“Tra reti da fenomeno e normalità” commenta un noto quotidiano…)

    http://www.sportcafe24.com/116711/prima-pagina/giornalismo-sportivo-john-elkann-sport.html