Lo storytelling per una comunicazione efficace

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Lo storytelling può essere uno strumento utile per costruire relazioni efficaci b2b e b2c attraverso la condivisione di elementi narrativi, pertinenti e significativi.

Oggi, grazie al ruolo incisivo che ha il web nelle nostre vite, per un comunicatore è basilare riuscire a condividere un “patto narrativo” con l’interlocutore. Partendo da questa consapevolezza, si può utilizzare lo storytelling, soprattutto nel web, come strumento per la costruzione di relazioni efficaci con i diversi pubblici a cui ci si rivolge. Se ne è parlato a Roma, durante il seminario Ferpi sul tema, con il resoconto di Carmen Sergi (v. link).

Lo storytelling è “l’atto del narrare”, una disciplina specifica con varie declinazioni operative: dal marketing alla medicina, dalla politica, al mondo dei consumi.. è la modalità di pensiero e comunicazione dell’essere umano, presente in ogni ambito dove avvenga un’interazione, anche asincrona, tra le persone. Dallo storytelling generale deriva oggi lo storytelling management o storytelling  marketing, per promuovere e posizionare prodotti o idee, come nelle campagne elettorali da Bill Clinton a Barack Obama, che ne hanno fatto ampio uso.
In Italia il dibattito è ancora allo stato nascente, sia da un punto di vista teorico che applicativo in campo aziendale, anche se nel settore pubblicitario televisivo l’approccio è sistematicamente adoperato, visto che ormai tutti gli spot sfruttano “format narrativi”, come in un famoso video di Google, di cui si parla in Da Google un video da Oscar della comunicazione.
Susanna Bartoli & staff FirstMaster

Link di approfondimento:
– Leggi tutto su Lo storytelling per una comunicazione efficace.
– Perché Storytelling (Osservatorio di Storytelling, Università di Pavia).
– Free ebook – Il Potere del Racconto: Terzo Convegno Nazionale sul Corporate Storytelling.
– Schema: The Periodic Table of Storytelling.

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3 Commenti

  1. Alcuni consigli pratici su come creare storytelling che seducono?

    1) Lo storytelling di successo è verosimile ma è capace d’incantare. Come esseri umani abbiamo bisogno di credere in qualcosa che corrisponde al nostro vissuto, alla nostra esperienza e pertanto le storie devono essere verosimili. Al tempo stesso, le storie ben narrate devono far appello al senso del meraviglioso evocando ricordi e curiosità. In questi casi, ci abbandoniamo alla storia e facciamo cadere le barriere critiche.
    2) Lo storytelling che cattura si basa sui sentimenti di paura e speranza. Non potremmo vivere senza tensioni emotive. Inolte, al loro interno, queste storie devono contentere i grandi temi umani come l’amore, il lavoro, la salute, il gioco, il potere, la libertà, il divertimento, etc. Queste storie così costruite generano interesse e saranno ricordate poiché si legano alle emozioni forti degli individui. Tutte le storie che incantano mettono in luce sentimenti possenti e profonde passioni.
    3) Per lo storytelling, utilizzare lo schema narrativo canonico. Ogni storia ha un protagonista (buono o cattivo) che intraprende un percorso alla ricerca di qualcosa (amore, libertà, successo, etc.). Ogni protagonista ha un proprio destino e una sfida da compiere, correndo il rischio di fallire. In tutte le storie c’è un elemento antagonista, un oppositore che può essere una persona (es. la strega per Biancaneve) o un qualcosa. Le storie che piacciono hanno anche un pathos tragico come un grave problema ma ci sono anche oggetti di potere per il protagonista da cui attingere. Inoltre ogni storia ha un inizio e una fine, ovvero si puo’ intendere come un ciclo chiuso.

    Da: “Comunicazione Efficace: le STORIE che seducono (storytelling)”
    http://comunicazionesuperefficace.blogspot.it/2011/02/comunicazione-efficace-le-storie-che.html