Scrittura, emozioni e libri

«La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». 

«La scrittura dà concretezza ai pensieri e scrivere è un’azione che può dare molte emozioni». Così scrive Anna Peiretti in “Inchiostro, la benzina delle parole” sull’edizione stampata de Il Fatto Quotidiano, di lunedì scorso.
Dall’articolo, non disponibile online, voglio riportare questi passaggi, perché meritano di essere salvati dal destino della carta sulla quale sono stampati.
Si parla del bello della scrittura e della scrittura come comunicazione e condivisione: «è bello scrivere perché il pensiero diventa realtà concreta, lo vedi lì nero su bianco.
Scrivere libera dalla solitudine: quello che uno scrive non è più solo suo ma, da quel momento, altri lo possono leggere e condividere.
Al tempo stesso le parole scritte si imprimono nella tua mente, nel profondo che solo tu conosci, e si stringono alla memoria; di fatto hai lasciato una traccia – ricorda – “quel che è scritto è scritto”! Il pensiero è un fiume che puoi far correre negli argini della scrittura». (…)
«Così è stato nell’evoluzione dell’uomo che, divenuto bipede, ha potuto sviluppare a pieno le sue capacità manuali, conquistando prima la possibilità della grafia e poi della scrittura. Sono state le mani a spingere il pensiero ad evolvere, a migliorare l’umanità! Se consideri le lettere come forme, tondi e linee allora scopri che scrivere è anche un po’ come disegnare.
Come perle di una collana, infili le parole in un testo; unisci, lasci spazio vuoto, metti segni, crei ritmo con il maiuscolo e il minuscolo, porti vita».
Anna Peiretti collabora da oltre vent’anni con diverse case editrici, unendo al lavoro di scrittrice quello di divulgazione e formazione, anche in collaborazione con l’Università di Torino. Da dieci anni è caporedattore della rivista La Giostra, un mensile in abbonamento per bambini, per il quale scrive anche storie e racconti e ne cura il sito (www.lagiostra.biz).
Anna Nicolò
(In foto: Ernest Hemingway)

 

 

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4 thoughts on “Scrittura, emozioni e libri

  • 2015-Gennaio in 19:55
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    Vuoi comunicare un’emozione? Allora devi muovere un esercito di parole, devi scegliere il commando più adatto e devi avere un piano per andare alla conquista del “castello dell’emozione”.

  • 2015-Gennaio in 18:09
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    Il vantaggio di chi scrive è di non essere mai interrotto. Il vantaggio di chi legge è di poter smettere quando vuole.

  • 2015-Gennaio in 17:28
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    «Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere molto e scrivere molto». Stephen King ed io (molto modestamente :-)

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