Come aprire una libreria online, gratis (o quasi)

Hai mai pensato di aprire una libreria online? Sai che puoi farlo senza nozioni tecniche? Sai che puoi provarci senza spendere nulla?

Se i libri sono la tua grande passione, probabilmente sogni di… 
vendere libri, cioè diventare libraio, con una tua libreria online,
e/o pubblicare libri, cioè diventare editore.

Bene, allora prima di scoprire come avere la tua libreria, dai uno sguardo alle librerie realizzate con soluzioni predisposte e quindi di facile realizzo:
– libreria online “Shop Bookshop“,
– libreria online “Cookbook Village“,
– libreria online “CCA-bookstore“.
– libreria online “A Book Apart“.
Queste librerie sono state realizzate con Shopify, che ha i layout pronti per vendere libri e l’interfaccia in italiano.

Ora che hai visto come potrebbe essere la tua libreria, realizzata in un fine settimana, fatti un po’ di cultura libraria, perché serve.

Nella storia del libro, dal 1400 in poi, i ruoli di editore e libraio si sono riuniti e separati continuamente. Ma quello che un tempo era difficile da realizzare, oggi è facile, quasi banale. Infatti, sia il fattore finanziario che tecnologico sono stati ridotti a nulla o poco più, e aprire una Casa editrice e/o una libreria online richiede intelligenza, non soldi.
Quello che resta fondamentale è la scelta di marketing, per trovare un motivo d’esistere per il lettori. In altri termini, il vero problema è trovare un elemento di differenziazione dalla concorrenza. Per la precisione: un elemento di differenziazione dalla concorrenza che sia sostenibile nel tempo. Ecco come.

1°) Non pensare in termini generalisti.
Non pensare di poter pubblicare e vendere di tutto, perché non puoi competere con gli editori e le librerie generaliste. Offrire «di tutto per tutti» può funzionare per un’attività di quartiere, ma non online, perché c’è tantissima concorrenza a portata di click. La soluzione? Ragionare in termini di differenziazione e posizionamento, due concetti chiave del marketing. Puoi approfondire questi argomenti molto importanti, con un paio di questi testi:
– Il vantaggio competitivo (M.E. Porter, 614 p.)
– Zero concorrenti. Come usare il brand positioning per differenziarti (M. De Veglia, 170 p.).
– Il posizionamento. La battaglia per le vostre menti (Ries, Trout, 258 p.).
– La mucca viola. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone (S. Godin, 128 p.).
– Strategia oceano blu. Le regole per vincere senza competere ( W. Chan Kim, R. Mauborgne, 349 p.).

2°) Trova una differenziazione che NON sia interessante (quindi attaccabile) per i giganti del settore.
Rifletti un attimo sul fatto che il punto debole dei giganti (quelli che spianano ogni concorrente che dovesse mettersi sulla loro strada), è proprio quello di essere enormi e quindi di doversi alimentare di grandi quantità di tutto: tanti clienti, tante copie, tanto personale, tanti costi e tanto fatturato.
I grandi editori e le grandi catene librarie hanno enormi costi e per questo motivo devono necessariamente fatturare milioni, decine di milioni.
Invece una piccola struttura può prosperare con fatturati irrilevanti per i giganti del settore. Per esempio, alla Mondadori non interessano i piccoli segmenti di mercato, sia quando decidono quali titoli pubblicare, sia quando vendono alle librerie. Se un titolo non ha alte prospettive di vendita non lo pubblicano. E se una libreria ordina una copia, può aspettare settimane (se mai lo riceve: «non possiamo aprire un pacco per una sola copia»).

Questo disinteresse commerciale per i piccoli numeri di fatto lascia libere le aree minori. Quindi, se trovi un settore specialistico e lo curi come gli algoritmi delle grandi organizzazioni non faranno mai, hai fatto centro! 
In pratica, se la tua Casa editrice/libreria si presenta come focalizzata su un settore e lo cura con passione, offrendo più informazioni dei concorrenti, titoli complementari di difficile reperimento (esteri, fuori catalogo e antiquari), e poi link, forum, iniziative, newsletter ecc., può diventare un’utile alternativa per una parte dei lettori.
Anche prima di Internet c’erano piccole librerie specialistiche che per numero di addetti e metri quadri rendevano meglio di quelle più grandi di un supermercato, perché erano un punto di riferimento per i più interessati.

Come aprire una libreria online gratis, con le facili “piattaforme abilitanti”

Se ti interessa valutare l’ipotesi di aprire una libreria online, sia come vetrina di una Casa editrice, sia come punto vendita di centinaia editori, devi sapere che non è più necessario realizzare un sito di e-commerce da zero, ricorrendo a grafici ed esperti vari, ma esistono soluzioni, dette piattaforme abilitanti, che hanno cancellato ogni difficoltà per un principiante. Non solo: ti consentono di metterti alla prova senza spendere nulla. Idealmente, con queste piattaforme, aprire una libreria online è facile come ordinare una cena dal menù di un ristorante.

Per esempio, PrestaShop ha un’interfaccia elementare per realizzare la tua prima vetrina e puoi utilizzare la demo live per poter fare delle prove.

Con Wix dovresti essere in grado di completare un sito web gratuito di base entro un paio di minuti. A cose fatte, troverai la pubblicità che Wix inserisce automaticamente nelle tue pagine, ma basta pagare qualche dollaro al mese per eliminarla.

Con Square, non ci sono né costi fisse né pubblicità per realizzare la tua libreria online. Anche l’hosting (l’uso del server Internet che ospita il tuo sito) è gratuito. Come per le altre soluzioni, puoi procedere senza la minima conoscenza di codici. Infatti, dopo aver selezionato un tema ideale dalla serie di opzioni personalizzabili preimpostate, è sufficiente apportare alcune modifiche con l’intuitivo editor drag-and-drop per creare gratuitamente la tua libreria online. I costi? Solo quando vendi: il 2,9% del prezzo più un fisso di soli 30 ¢ per vendita.

A questo punto non ti resta che curiosare tra le varie proposte e poi provarci, magari con degli amici.

Shopify (in italiano, vedi esempi: Shop Bookshop, Cookbook Village, CCA-bookstore, A Book Apart;
PrestaShop (in italiano);
Wix;
Square;
Big Cartel;
Bigcommerce;
VirtueMart.

 

Quando diventi operativo, alcune di queste soluzioni pronto-uso per l’e-commerce richiedono una spesa mensile (5-20 dollari), in base al numero di libri inseriti e/o una percentuale sulle vendite, ma in cambio evitano tanti problemi di server e di manutenzione. Quindi ti consentono di concentrarti sui lettori.

Per concludere con buone notizie: tra i corsi Open (gratuiti con l’iscrizione a FirstMaster), c’è il corso di avviamento di un’impresa editoriale, con particolare attenzione proprio agli elementi di marketing e il corso per accedere a finanziamenti pubblici a fondo perduto. Poi c’è anche la consulenza professionale gratuita che può risolvere dubbi sulle scelte commerciali di fondo.
Staff FirstMaster

PS – Ci hanno segnalato anche:
Ecwid, che promette: «Potente e facile da usare. Nessuna tariffa di set-up o di transazione. E non è richiesta alcuna carta di credito. Imposta il tuo account gratuito una volta e tienilo attivo quanto vuoi. Esattamente ciò che “gratis” dovrebbe voler dire.»
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