Scrivere libri giornalistici: come, quando, perché

I libri giornalistici sono il fenomeno di questi anni, con una serie di best seller da fare invidia alla narrativa. Ma oltre alle solite firme famose, grazie agli e-book e al self-publishing c’è spazio anche per i più timidi. E per iniziare, manuali e corsi gratuiti.

Libri giornalistici: la tua motivazione personale

Se hai superato l’emozione di veder pubblicati i tuoi articoli e di avere dei lettori, puoi rivivere questa emozione se sali di grado e pubblichi libri giornalistici. Se sai scrivere, e se hai già pubblicato tanto, il più è fatto e il resto è in discesa.
Magari, poi, c’è anche una motivazione più profonda e più duratura, come quella di voler esprimere idee e valori tuoi, attraverso la cronaca, magari su certi aspetti della finanza, dell’economia, della politica quasi come fanno a Report. Oppure vorresti dar voce a chi non l’ha, raccontando storie di chi chiede giustizia o vendetta, come fanno Le Iene, ma cercando online tra le cronache e i forum.

Libri giornalistici: la tua motivazione giornalistica

Perché chi scrive articoli dovrebbe scrivere anche libri? La risposta l’ha data Travaglio, per spiegare il successo dei libri giornalistici: «facciamo quello che spesso i giornali non possono o non vogliono più fare, mettere insieme dei dati, ricostruire uno scenario, un lavoro per cui non bastano più uno, due articoli».
Quindi, se sei una persona piena di curiosità e ti piace approfondire i temi a cui tieni, pensa che con libri giornalistici puoi far partecipe delle tue ricerche e delle tue scoperte altre migliaia di persone e proseguire il dialogo con loro.
Se vuoi entrare in un dibattito nazionale e se vuoi distinguerti dagli altri 200.000 che scrivono articoli, l’idea di passare alla pubblicazione di libri giornalistici e continuare su questa linea editoriale è la migliore che tu possa avere, perché la realtà che sfugge all’agenza-setting è tantissima ed è in gran parte disponibile online. A cercarla.

Libri giornalistici: la motivazione economica

Un motivo che spinge alla pubblicazione di libri giornalistici è nelle prospettive di compenso, che sono elevate o elevatissime, se confrontate a con la retribuzione di una serie, pur lunga, di articoli.
Se poi i tuoi libri giornalistici sono in formato digitale, non si esauriscono mai e ti possono rendere periodicamente cifre significative finché vivi, e ai suoi figli per altri 70 anni (un bel ricordo, certamente).
Inoltre, tanti o pochi che siano, i compensi da copyright dei libri giornalistici non richiedono partita Iva ma semplice ricevuta e ai fini fiscali la tassazione avviene sul 40% dell’importo se hai meno di 35 anni e sul 75% se ne hai di più. 

Libri giornalistici: i best seller

La storia dei libri giornalistici è ricca di best seller. “Fai bei sogni” di Gramellini (giornalista notissimo in tv), ha superato le 700.000 copie solo nel primo anno.
Situazione simile per Marco Travaglio: oltre un milione e mezzo di copie vendute con i vari “L’odore dei soldi”, Regime”, “Le mille balle blu”, “Papi”. Il primo della serie, “Regime” (2004), scritto con Peter Gomez, nei primi 4 anni ha venduto 220mila copie e ha creato un seguito di lettori che ha fatto la fortuna editoriale dei tanti altri titoli che sono seguiti. Come “Il Bavaglio” (con Peter Gomez e Marco Lillo), che prima della pubblicazione ha ricevuto 120mila prenotazioni. Ed è stato scritto in quindici giorni. 
Tra i best seller dei libri giornalistici c’è il famoso “La casta”, nei primi 8 mesi ha venduto 1.200.000 di copie. Gli autori, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo hanno raccolto e una lunga serie di fatti di cronaca (non opinioni e interpretazioni, ma fatti), per dare fondamento al rancore dei cittadini verso i privilegi da vecchia monarchia di politici e partiti repubblicani. Risvegliati dal successo de “La casta”, altri si sono lanciati sul tema, con libri giornalistici che rivelato ogni tipo di privilegio, prebenda, spreco e immunità dei politici. Lo stesso Rizzo ha proseguito nel filone con titoli espliciti, come: “Vandali”, Rapaci”, “La deriva” e altri.
In conclusione, a parità di lavoro, la pubblicazione di libri giornalistici rende ai giornalisti molto più della pubblicazione di una serie di articoli, sia in euro che in referenze che in notorietà. Inoltre, sono un’esperienza molto formativa proprio sul piano giornalistico e contribuiscono alla tua carriera.

Libri giornalistici: come iniziare?

Per iniziare la pubblicazione di libri giornalistici con le migliori prospettive e per evitare errori, puoi utilizzare corsi e manuali di FirstMaster, che sono gratuiti con l’iscrizione e riservati agli iscritti. In particolare, sono utili questi:
Manuali free:
1 -La scrittura professionale.
2 – Guida alla sicurezza legale, per giornalisti, editori e blogger.
3 – Manuale delle copertine.
4 – Come preparare il tuo libro per la stampa.
Corsi online, Open FirstMaster
1 – Tecniche e segreti della titolazione.
2 – Guida al self-publishing.

C. Torrella, A.Ruggieri, FirstMaster
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