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Come s’inizia a scrivere? Da Moravia a Stephen King

Come si inizia a scrivere

Come s’inizia  a scrivere? Se il desiderio c’è (e il tempo anche), allora è il momento di farsi dare una spinta da uno dei tanti che ce l’ha fatta.

Uno dei tanti che ce l’ha fatta è Massimo Petrucci, che pubblica su Amazon e che ha scritto un manuale di scrittura creativa, da cui ho scelti questi brani, per rispondere alla domanda: come s’inizia a scrivere?

Alberto Moravia scriveva tutti i giorni, la mattina, per due ore. Così faceva anche Anthony Trollope, uno dei più prolifici scrittori inglesi di fine ottocento. Egli scriveva due ore e mezzo tutte le mattine prima di andare al lavoro. Scriveva sempre, cascasse il mondo, lui era lì ed allo scadere delle due ore e mezzo, anche se era a metà frase, si fermava, chiudeva il quaderno e se ne andava al lavoro. Maniacale, ma efficace. (…)
Tu puoi tranquillamente porti l’obiettivo di scrivere 2000 battute al giorno, né di più né di meno e poi andare dove vi pare con la bella sensazione di aver compiuto il proprio dovere.
Stephen King nel suo “On writing” scrive: “Io ho uno schema preciso. La mattina appartiene al nuovo, il lavoro che ho attualmente in cantiere. Il pomeriggio è per il riposo e le lettere. La sera per la lettura, la famiglia, le partite dei Red Sox alla TV e quelle revisioni che non possono attendere. […] Quando comincio a lavorare ad un progetto, non mi fermo e non rallento se non è strettamente indispensabile. Se non scrivo tutti i giorni, nella mia mente i personaggi cominciano ad appassire, cominciano a somigliare a personaggi invece che a persone reali.” (…)
Lo stesso Stephen King confessa di scrivere circa dieci pagine al giorno, per un totale di circa 2000 parole (parole non battute) (…)
Duemila parole al giorno, dopo tre mesi di lavoro, equivalgono a circa 183.000 parole, un bel romanzo di oltre trecento pagine per far trascorrere al nostro lettore un bel po’ del suo tempo libero; sempre che, naturalmente, la storia sia interessante. 

Nel suo manuale, Petrucci non si limita al blocco della pagina bianca, ma prende per mano l’aspirante scrittore fino alla sinossi e alla presentazione all’editore.
In dettaglio, ecco i capitoli principali: Scrivere per raccontare qualcosa. Ne deve valere davvero la pena. Scrivere tutti i giorni. Ispirazione, personaggi e dialoghi. I personaggi. I dialoghi. Scrivere è un mestiere e lo devi saper fare. Iniziare col piede giusto: l’incipit. Invece di spiegare, mostra L’ambientazione. La struttura narrativa. Il climax. L’explicit. E se… situazione più che trama. Lo scrittore è un bugiardo, ma in fin di bene. Due parole sullo stile e sulla descrizione. Digressione: e vai col fuori tema!. Il nome dei personaggi. Un po’ di dritte sulla scrittura. Appunti di scrittura creativa. La piaga purulenta degli editori a pagamento. Come preparare il dattiloscritto per gli editori. La scelta della casa editrice. Lettera di presentazione e sinossi.

A c. di Marta Bologna
Link “Scrittura creativa. Come si scrive un libro”, di Massimo Petrucci.

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