L’Espresso si rinnova e vuol tornare alle origini

Il nuovo direttore de L’Espresso spiega il nuovo corso che intende dare al settimanale: un ritorno alle origini, con inchieste più aggressive e non solo.

Intervistato da Marco Capisani, per Italia Oggi, il nuovo direttore de L’Espresso, Tommaso Cerno ha spiegato il rilancio del settimanale questi termini: «È un dato di fatto che gli italiani siano sempre più preparati e desiderosi di essere informati. Quindi cerchiamo di squarciare il rumore di sottofondo dell’informazione di oggi con un tono, dolce, segnale di un giornalismo più attento e selettivo. Oggi la troppa informazione genera tanto rumore da rendere sordi. Perciò meglio farsi sentire abbassando i toni ma dimostrandosi fermi, saldi nelle proprie affermazioni».
Affermazioni troppo vaghe per capire la nuova formula. Per questo Capisani incalza e Cerno cerca di approfondire: «Se parliamo della scissione del Pd, per esempio, noi abbiamo dato prima la notizia ma poi abbiamo allargato la visuale alla complessiva inclinazione della sinistra a non realizzare mai la sua vocazione maggioritaria. In sintesi, non raccontiamo solo lo scontro delle correnti interne al partito ma aggiungiamo nuovi punti di vista, spesso grazie a firme internazionali». 

Per nulla convinto della novità di Cerno, cerco sul sito de L’Espresso e finalmente trovo un’idea meno astratta per il rilancio del glorioso settimanale, ridotto a poco più di 100 pagine: «più che un newsmagazine vogliamo essere un libro settimanale con tanti argomenti differenti. Un libro settimanale. Con un’anima. Un filo emotivo che lega argomenti solo all’apparenza distanti. Incatenati nel profondo come i personaggi di un romanzo. Un libro settimanale per chi, oltre a saperne di più, ama quella vecchia pratica (che odora di futuro più che mai) chiamata “leggere”».
Non un cenno sull’indipendenza della redazione, evidentemente data per scontata.

Non più specifico era il programma del precedente aggiornamento de l’Espresso. Era il 2013 e il direttore Manfellotto (2010-2014), spiegava ai lettori di voler intraprendere «un percorso di innovazione e sperimentazione (…) con le inchieste, la politica, gli approfondimenti, i retroscena, le esclusive delle sue firme» per «un giornalismo pensato, intelligente, curioso e profondo».
Stefano Fotia & staff FirstMaster.it

Link approfondimento
L’Espresso (Wikipedia).
– 60 anni de L’Espresso in 350 copertine.

 

 

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